Socio Onorario
Nasce a città del Messico nel 1942. Nel 1969, entra al Centro-Universitario de Estudios Cinematograficos de la Universitad Autonoma, dove ha come professore Manuel Alvarez Bravo, che le propone, nel 1970, di essere la sua assistente. Graciela accetta; lo segue nelle sue peregrinazioni, ma preferisce osservare il maestro all’opera piuttosto che fotografarne gli stessi soggetti.
Dal 1975 in poi, i suoi lavori vengono presentati nell’ambito di più di sessanta collettive ed in vari paesi: Messico, Stati Uniti, Francia, Ecuador, Cuba, Austria, Svizzera, Italia, Spagna, Germania, Svezia, Polonia, Nicaragua, India, Giappone.
Nel 1980 presenta la sua prima personale alla Casa de la Cultura de Juchitàn, Oaxaca. Il risultato di dieci anni di lavoro in questa comunità zapoteca viene pubblicato nel 1989 nel volume “yuchitàn de la mujeres”.
Nel 1983 le viene assegnata una borsa di studio da parte del Consejo Mexicano de Fotografia e della Fondazione Guggenheim. Dagli anni ’80 in poi, le sue personali si moltiplicano. Tra gli esponenti della fotografia messicana, Graciela vanta il maggior numero di presenze nelle esposizioni all’estero. Nel 1980 riceve il premio della Prima Biennale di Fotografia dell’Istituto Nacional de Bellas Artes.
Tra il 1987 e il 1991 riceve i seguenti premi: W.Eugene Smith, il Gran Premio del Mese della Fotografia di Parigi, l’Hugo Erfurth di Leverkusen in Germania, il Gran Premio di Hokkaido in Giappone e il Premio di Arles in Francia. In Messico si è intensamente interessata alle tradizioni e alla vita quotidiana delle comunità indigene: i seri del deserto del Sonora, gli zapotechi dell’Istmo di Tehuantepec, i mistechi e il rituale del massacro delle capre. Attualmente i suoi lavori hanno per soggetto i giardini, l’India e gli Stati Uniti.
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