Socio Onorario
Dopo essersi avvicinata alla pittura che Ie ha permesso di acquisire quel senso della composizione che ne avrebbe poi caratterizzato Io stile, ha individuato nella fotografia l’ambito in cui esprimersi più compiutamente nella consapevolezza di aver trovato il linguaggio che più Ie si addice L’arte respirata in famiglia — il padre Mario eclettico scrittore, giornalista, critico, frequentava pittori e scultori — ha fatto da lontano sfondo alla sua vita che negli studi e nel lavoro ha preso altre e diverse strade legate aII’interesse per le dinamiche socìali. Quando ha cominciato a fotografare con costanza ha capito che osservare da vicino la realtà le consentiva di sottolineare contrasti e contraddizioni da trasferire in immagini. L’originalità del suo stile nasce, infatti, da un approccio attento ai dettagli che sfocia in opere attraversate da fulminanti intuizioni e non è un caso se fra i fotografi che più apprezza annovera Martin Parr (“per la sua capacità di cogliere l’ironia nella quotidianità”), Eliott Erwitt, Gianni Berengo Gardin. AI contrario di quanto caratterizza molti street photographers, non si limita a creare sìngole ìmmagini ma le inserisce di volta in volta con eleganza, causticità o inquietudine in un percorso ideale che regala aII’osservatore più attento allusioni, sintonie, metafore, riferimenti, citazioni per mostrargli dì quanto il mondo possa essere complesso. Ha esposto, accompagnando le mostre con libri e cataloghi, in diverse personali e in importanti collettive come Le rigueur du regard (Istituto Italìano di Cultura, Parigi, 2020) ¢ICP Concerned: Global Images for Global Crisis (International Center of Photography, New York, 2020), Double Trouble (bipersonale con Meera Nerurkar, Head On Festival 2020 street photography, Sidney, 2020), The Horizont we look at (Milano, 2021 ). Finalista al concorso internazionale “ltalian Street Photofestival 2019” a Roma, categorie: Street Photography Series e Single Photo.
Sue fotografie sono presenti in collezioni pubbliche e private.