Piergiorgio Branzi

Socio Onorario

Fiorentino, (1928), comincia a fotografare negli anni cinquanta, ottenendo immediata notorietà. Le sue immagini aprono un capitolo nuovo nel panorama della fotografia italiana, identificato come “realismo formalista” e si collocano da subito nella corrente “umanista”, d’impronta franxese.
Il suo interesse è rivolto soprattutto ai fermenti ed ai problemi che agitano la realtà culturale del paese, di attenzione all’uomo, alle sue condizioni di vita, alla formazione di nuove classi sociali, in un contesto nazionale in rapido sviluppo.
In questa ottica, nel 1055, su una moto Guzzi 500, compie il periplo del meridione italiano, dall’alto Adriatico alle coste toscane. Ne ricaverà un complesso di immagini che lo farà conoscere anche in Europa e nel mondo anglosassone. Alla parte preminente di quel portfolio è dedicata questa Mostra.
Nel 1960 passa al giornalismo, assunto dalla RAI, e assegnato al Telegiornale. Nel 1962, in piena “guerra-fredda”, è inviato a Mosca ad aprire la prima Sede di Corrispondenza radio-televisiva di un paese dello schieramento occidentale. Vi rimarrà quattro anni.
Nel 1966 è nominato Corrispondente da Parigi. Commentatore e Inviato Speciale per il TG1, realizza inchieste e documentari in Europa, Asia, Africa. A metà degli ottanta è nominato Segretario Generale del PRIX ITALIA, Associazione internazionale che giudica la qualità dei programmi radiofonici e televisivi di oltre settanta Organismi Internazionali. Nel 1993 lascia la RAI per limiti di età.

Portfolio


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